Davide CalabreseNato nel 1978 sotto il segno zodiacale del Piščanec, Davide può definirsi il triestino perfetto: ha un cognome meridionale, un nome mediorientale, una moglie de Napoli, una nipote che parla croato, un'altra che parla sloven, abita a Roma, ma racconta a tutti di essere tergestino purosangue. Recita, canta, scrive, produce, dirige, illude (con l’illusionismo e mancando le promesse) e cabaretta (nel senso che quando c’è Bora riporta la bereta a casa). Grazie a queste poliedriche doti artistiche ha contribuito a dare vita e forma un quintetto di scappati di casa più noti tra le ONLUS: gli Oblivion. Per attenuare i sensi di colpa derivanti dal riciclaggio di denaro sporco, da un trentennio paga inutili rette alle università nazionali, spacciandosi per studente ma figurando in realtà come un Papà Gambalunga degli Atenei. Insegna alla Scuola Holden di Torino, all’Università di Bologna, alla Bologna Business School e alla BSMT di Bologna, a testimonianza delle sue abilità peculiari del contafloce. Per convincerlo a far parte della Giuria è bastato un singolo sms (in realtà whatsapp) e come ciliegina sulla torta dell'invito la sua risposta è stata "Per mi xe un punto de arrivo umano e professionale e un’esperienza fondamentale per la mia formazione politica. Vegno da Roma apposta. Fè voi". Non occorre aggiungere altro. Per scoprire se la sua mente e il suo corpo reggeranno l'esperienza da giurato non resta che venirlo a vedere il giorno dell'Olimpiade dele Clanfe. |